Varcando l’arco della torre, inizia la strada del rione antico fiancheggiata da case ben tenute, con portali in pietra e vicoletti suggestivi. Alla base della facciata di una di queste case, situata a metà strada del Corso di Via Roma, vi è una scultura di pietra di colore ambra, corrosa dal tempo, che attira l’attenzione di chi passa. E’ un’opera grandemente espressiva di valenti scalpellini molisani, che ritrae una leonessa orientata verso destra che allatta due cuccioli o due bambini. Feroce e selvaggia in volto, con la forte dentatura stringe il collo di un uomo inginocchiato e con il busto inchinato verso terra. Evidentemente l’artista ha visto S. Angelo sotto forma di una leonessa selvaggia che divora l’indipendenza e la libertà delle popolazioni italiche con continue e sanguinose guerre nelle terre mediterranee.
A breve distanza sorge lo Storico Edificio Municipale di Sant’Angelo in Grotte. Da sempre e fino al 21 Settembre 1955, anno in cui fu trasferito in Via Corradino a Santa Maria del Molise, i locali di questo Edificio hanno rappresentato il Comune di Sant’Angelo in Grotte. Al Primo piano erano presenti gli Uffici Comunali e al Piano Terra due locali utilizzati, a seconda delle esigenze, per le necessità della popolazione. Per vari anni sono stati assegnati all’ECA (Ente Comunale di Assistenza) per ospitare e dare un tetto sulle spalle alle famiglie più bisognose.
La strada si innalza fino al belvedere: una grande terrazza che si affaccia sugli strapiombi circostanti, costruita là dove sorgeva il palazzo Ducale dei Mormile e prima ancora l’antico castello medioevale. Al centro, nel verde che gli fa da cornice, c’è il monumento ai caduti delle due Grandi Guerre. Nelle vicinanze del monumento ai caduti, legate alle altre case in una ininterrotta architettura, si trova la chiesetta di Nostra Signora del Sacro Cuore, edificata nel 1873, ad iniziativa e spesa dei fedeli, si presenta ad una sola navata e di modeste proporzioni. Statue e pitture eseguite nella semplicità artistica, continuano ad esprimere la fede tra passato e presente.
Particolarità di questa Chiesa è la Statua di Sant’Antonio, la quale possiede, incastonata all’altezza del petto in posizione centrale, la reliquia di un ossicino del Santo proveniente da Padova in tempi antichi.